Mendicino, luogo di maestosa tranquillità

Mendicino, piccolo centro del cosentino, situato ai piedi del monte Cocuzzo, è un luogo di maestosa tranquillità, di profonda pace e di eccelsa bellezza. Il centro storico incanta con la sua arte secolare, la sua pregevole raffinatezza e la sua inestimabile cura: dal palazzo signorile Campagna-Del Gaudio, dimora nobiliare di fine ‘700, alla Torre dell’Orologio, ubicata nell’antico rione “Castello”, al Duomo di San Nicola di Bari, quest’ultimo patrono della città, alla Chiesa di Santa Caterina, in posizione dominante, è tutto un susseguirsi ininterrotto di splendide antichità che conquistano qualsiasi viaggiatore giunga sul posto. Appena arrivati, si rimane, subito, affascinati dai numerosi vicoli che in pochissimi istanti proiettano lo sguardo su una spettacolare vista di panorami mozzafiato. E passeggiare per le sue armoniose viuzze diventa l’occasione ideale per scoprire angoli di raffinata bellezza. Un posto da favola, un luogo di incontaminata grazia. Un piccolo grande centro calabrese, nel quale la vita si assapora in tutta la propria essenza, scandita dai dolci ritmi del tempo. I piccoli negozietti di una volta, la straordinaria accoglienza degli abitanti, sono la cornice perfetta del suo meraviglioso quadro naturale. Mendicino conserva ancora le sue pregiate tradizioni, testimonianza di un passato mai dimenticato, che richiamano, durante tutto l’anno, un considerevole numero di visitatori. E’ il Museo della seta, la centenaria filanda Gaudio, prezioso gioiello di un tempo che fu, dall’aspetto antico di 100 anni fa, a dare splendore ai mestiere passati e a ricordare usi e costumi. Mendicino è un luogo incontaminato dove poter godere appieno di un soggiorno indimenticabile. A Mendicino, si può passeggiare, soprattutto durante i mesi primaverili e in special modo estivi, lungo il suo fiume, immerso in un soave e sublime parco che costeggia la città. E’ il fiume Acheronte, divenuto famoso perché presso le sue sponde vi trovò la morte Alessandro il Molosso, re dell’Epiro e zio di Alessandro Magno.

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