" Alla Scoperta di Fantino e Carello "

Fantino e Carello le frazioni più antiche e più suggestive del territorio di San Giovanni in Fiore

Ancora una volta a San Giovanni in Fiore. Nella mia San Giovanni in Fiore. Raccontare San Giovanni in Fiore è sempre un’emozione forte. Al paese di Gioacchino da Fiore ho dedicato un vero e proprio spazio nel mio blog. Il paese al quale appartengo. Il paese nel quale mi sono formata, il paese nel quale ho fatto tutte quelle esperienze necessarie alla mia formazione. Un paese ricco di tradizioni che piano piano, nel corso del tempo, vi farò conoscere, tra un luogo ed un altro. Simbolo ineguagliabile l’Abbazia Florense, tesoro di San Giovanni in Fiore, in un centro storico incantevole. In questo nuovo percorso, sorprendente anche per me, ho scoperto alcuni angoli del circondario che persino a me erano sconosciuti. Con gli occhi del visitatore ho esplorato le frazioni più antiche del territorio Florense.

Ho conosciuto il borgo più grande e più popoloso di un tempo e ho visto il paese fantasma, in una valle di uliveti caratterizzata da un paesaggio inviolabile.

E ancora una volta il mio paese mi ha sorpreso!

Fantino, che pace! Che tranquillità! Intorno agli anni ’60, Fantino contava all’incirca 800 abitanti e costituiva un vero e proprio paesino. Sviluppatosi alle pendici del monte Gimmella in una zona fortemente scoscesa, Fantino si anima in una sola giornata all’anno: durante la festa di San Giovanni Battista Infante, ovvero di San Giuvanniellu, nel mese di settembre. I proprietari e i nipoti dei vecchi proprietari riaprono le case facendo rivivere il luogo.

[Distante 12 km circa da SGF, il vecchio borgo è raggiungibile percorrendo, da San Giovanni in Fiore, la SS 180 TER, ed al 5° Km imboccando l’incrocio per “Fantino”. Dopo 10 km circa si raggiunge il borgo].

Nella giornata che ho trascorso in questo borghetto sono stata avvolta da un senso di beatitudine. Tutt’intorno si udiva il cinguettio degli uccelli e le poche voci proveniente dalle case abitate. Pare, infatti, che siano solo quattro gli abitanti del posto. L’atmosfera è un piacevole incantesimo di sorprese.

 

Surreale invece Carello, il borgo fantasma. Una volta erano 100 i residenti che con gli anni abbandonarono il posto a causa dei disagi abitativi. Per raggiungere Carello si deve percorrere una ripida discesa e lungo la strada moltissime sono le distese di uliveti e moltissime sono le piantagioni di fichi d’India. Più ci si avvicina a Carello e più il clima diventa caldo e la temperatura di alza notevolmente rispetto a San Giovanni in Fiore.

A Carello il paesaggio è a dir poco sublime. Le alte montagne ti avvolgono con la loro immensità e la pace regna sovrana. Incredibile come ci si rilassi!

 

{Il borgo è raggiungibile percorrendo la SS ex 107, che da San Giovanni in Fiore porta a Castelsilano e imboccare il bivio per Fantino. Dopo 10 km circa si deve imboccare la strada interpoderale (costruita negli anni ’50), che porta a valle fino al borgo}.

Non ero mai stata in questi due singolari borghi, conoscerli per raccontarli è stata una delle mie esperienze più belle. Ci tornerò di nuovo e magari scoprirò molto altro ancora…

(San Giovanni in Fiore e il suo centro storico).

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