I 10 aforismi più belli sull’estate

L’estate è la stagione più desiderata dell’anno. Sole, mare, montagna, lago, escursioni e tanto, tanto relax. Dopo un anno di lavoro e di studio, concedersi qualche giorno di ristoro per temprare corpo e spirito è il modo migliore per staccare la spina e riprendere il ritorno alla quotidianità.

Ecco, allora, i 10 aforismi più belli sull’estate:

Ho voglia d’estate, la luce del sole che brilla sulla pelle, il colore del cielo riflesso sul mare e quella sensazione di quando ero bambino, quel senso di festa, vacanza e magia di quando la scuola è finita ed eri pronto alle avventure, agli amori, e alle prime uscite a sera, tardi. L’estate porta con sé la nostalgia e la novità di un tempo tutto da vivere.
(Stephen Littleword)

Improvviso, inaspettato, rapido,
troppo simile al lampo che finisce
prima che si dica “lampeggia”. Buona notte, mio amore!
Questo germoglio d’amore che si apre al mite vento dell’estate,
sarà uno splendido fiore quando ci rivedremo ancora.
(William Shakespeare)

Amo sentire il vento tra i capelli, sulla pelle, come una carezza. In giorni d’estate come questo, dopo aver camminato per ore sotto al sole di giornate roventi, il vento lo vedo come un generoso amico che offre una mano per dar tregua al corpo stanco. […] Ti fermi, ascolti, senti il vento sulla pelle, il corpo si ristora, la brezza.. l’avverti chiaramente, la mente si rilassa.
Sono tutti buoni presupposti affinché questa sia una buona giornata.
(Anton Vanligt)

E’ arrivata l’estate.
La luce si è fatta incredibilmente forte.
E milioni di strade, a un tratto, hanno chiesto dov’è il mare.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
(Ennio Flaiano)

Mi sono preso una cotta formidabile. Fra fuochi e chitarre, in riva al mare e dentro un sacco a pelo. Perché tutti, una volta nella vita, abbiamo diritto di credere che le canzoni dell’estate siano state scritte apposta per noi.
(Massimo Gramellini)

A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e attraversare la strada, per diventare come matte, e tutto era bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che succedesse qualcosa, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all’improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare fino ai prati e fin dietro le colline
(Cesare Pavese)

All’estate chiedo
alberi gonfi di frutta e campagne dorate,
il mare azzurro e terrazze luminose,
la tregua di ogni paura e inquietudine,
un granello di allegria, una vibrazione di possibile.
(Fabrizio Caramagna)

L’estate doveva essere libertà e giovinezza e nessuna scuola e la possibilità, l’avventura e l’esplorazione. L’estate era un libro pieno di speranza. Ecco perché ho amato e odiato le estati. Perché mi hanno fatto venire voglia di crederci.
(Benjamin Alire Sáenz)

In quelle estati che hanno ormai nel ricordo un colore unico, sonnecchiano istanti che una sensazione o una parola riaccendono improvvisi, e subito comincia lo smarrimento della distanza, l’incredulità di ritrovare tanta gioia in un tempo scomparso e quasi abolito.
(Cesare Pavese)

 

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